Palermo Turismo - Cultura e tradizioni
"Gesù Bambino Miracoloso"
Oratorio di "Gesù e Maria" ai Lattarini - Piazza S.Anna, 20, Palermo.

 

Nella piccola  chiesa-oratorio di “Gesù e Maria” ai Lattarini che si trova al n° 20 di Piazza Sant’Anna a Palermo, oltre alla venerazione di “Maria SS. della Mercede”, i confrati sono gelosi custodi di un bambinello di cera di autore ignoto, molto bello e molto particolare; tra le labbra della boccuccia ci sono due dentini “di latte” bianchi ed ossei, che attirano una particolare attenzione ed uno sguardo curioso.
Il Bambinello è molto venerato dal popolo di Palermo ed ha operato tantissimi miracoli che sono stati raccontati e trascritti da chi ha curato la propagazione del culto del piccolo Bambino Gesù, in particolare modo, nel 1700, dal Frate Mercenario Andrea Cassata da S. Porzia di Monreale, eccone alcuni:
“Le monache del Monastero del SS. Salvatore, avevano diverse volte chiesto e sollecitato Frate Andrea Cassata perché volesse per loro spirituale conforto, portare il suo diletto Bambinello e lasciarlo a loro in consegna per alcuni giorni, cosa che lui fece, ma quando ritornò per ritirarlo le Monache prese d’amore per il Bambinello non vollero più restituirlo e per celia dissero a Frate Andrea (sicuri che ciò era impossibile che si avverasse): Noi vi ridaremo il Bambinello quando gli spunteranno i dentini.
Ma dopo alcuni giorni,con grande stupore, meraviglia e sacro terrore, videro che dalle screpolature delle piccole gengive del Bambinello spuntavano due dentini bianchi ed ossei proprio come i primi dentini che mettono i bambini e che tutt’oggi sono visibili”.
Il Servo di Dio Frate Andrea, che in visione aveva veduto il suo Bambinello Gesù che lo invitava ad andarlo a ritirare poiché il miracolo si era operato, si recò dalle monache e disse loro: Ora che il Bambinello ha messo i dentini me lo porto perché egli vuole ritornare con me.
Le monache, fedeli al patto,  ammirate dal grande prodigio svoltosi sotto i loro occhi chiesero perdono al frate per la diffidenza loro mostrata e per averlo tanto addolorato.
“Stava un giorno una donna (nella metà del ‘700) agli estremi di sua vita a causa di un difficile parto ed il marito di costei certo Ribaudi da Palermo corse in convento a scongiurare Frate Andrea perché volesse lui pregare il Bambinello Gesù di salvare la sua povera moglie condannata a sicura morte.
Il Frate si portò davanti al Bambinello, rimase alcuni istanti in meditazione e rivoltosi poi al Ribaudi gli disse: Andate tranquillo, il Bambinello vi ha fatto la grazia, vostra moglie ha partorito un bel bambino e madre e figlio sono salvi.
Restava il Ribaudi ammirato a guardarlo e preso dall’amore di Dio cominciò a baciargli le mani ed a ringraziarlo per quanto aveva fatto, quando un suo servo, che sapeva che il suo padrone si era recato dal Frate Andrea, arrivò di corsa e tutto contento comunicò ai due che per miracolo la sua padrona era salva e che aveva dato alla luce un bel  bambino.
Il Ribaldi da allora restò devoto per tutta la vita al Bambinello miracoloso ed al suo servo Frate Andrea”.


 
 

Ultimo aggiornamento di questa pagina: 20-GEN-17
 

Provincia Regionale di Palermo - Copyright @2005 - Strumenti Software a cura di Seed