Editoriale

Le dinamiche del cambiamento

di Angelo Scuderi

I diversi profili del territorio per delineare il volto della provincia. Si parte dallo scenario politico, profondamente mutato negli assetti dei partiti e nella maggioranza che sostiene l’esecutivo. In un solo colpo - e per motivi solo in parte concatenati- esce un partito dalla giunta di governo, esordiscono Forza del Sud e Pid, due sigle destinate a giocare nell’immediato un ruolo primario sia a livello provinciale che regionale in attesa di ampliare il loro raggio d’azione anche in campo nazionale.
La testimonianza del dinamismo della nuova imprenditoria arriva attraverso l’uso delle nuove tecnologie: il biologico che sfrutta da un lato il sistema bancomat” e dall’altro la rete internet per cercare nuovi sbocchi nuovi mercati promuovendo la qualità del prodotto autoctono. Non da sottovalutare, infine, un aspetto sociale che indica dopo tanti anni una controtendenza: chi può lascia la città a favore della provincia. Fuori dalla “city” per migliorare la qualità della vita, alla ricerca di un ambiente meno saturo di gas, di una dimensione più umana, di ritmi meno ossessivi. Anche inseguendo nuove opportunità di lavoro, cosa da non trascurare perché, specie la grande distribuzione sta aprendo interessanti canali proprio nell’area circostante Palermo. Se tale tendenza dovesse trovare conferme nell’arco del prossimo decennio si dovrebbe ridisegnare l’intervento pubblico per garantire adeguati servizi ad una popolazione diversamente spalmata sul territorio, per evitare che divengano strutturali i disservizi che, in particolare nelle zone costiere, la nostra comunità si è abituata ormai a vivere nel periodo di quella transumanza estiva chiamata villeggiatura. Nuovi scenari politici, nuova economia, nuovi percorsi demografici: mutazioni che, opportunamente gestite, possono contribuire ad allentare le tensioni sociali che attualmente stringono Palermo in una morsa opprimente caratterizzata da troppe emergenze.