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Monreale   versione testuale
INFORMAZIONI TURISTICHE

Altitudine: m 300 s.l.m.
Abitanti: n. 38.892

SITO WEB

 
 
 

MUNICIPIO

Piazza Vittorio Emanuele II, 8 - 90046
tel: 091.8785036 - 091.6564422
e-mail urp@monreale.gov.it (URP)

INFORMAZIONI TURISTICHE

Pro loco Monreale: via Archimede
tel. 333.9115682 fb: @monrealeproloco
web: www.prolocomonreale.it

NUMERI UTILI


Guardia medica: tel. 091.8785158 tel. 091.7033171 (notturna)
Carabinieri: tel. 091.261111
Polizia municipale: tel. 091.6564688 - 091.6564679 - 091.6564675

 

DA VISITARE
  • Complesso monumentale di Monreale
    • info: tel. 091.748 9995
    • e-mail: chiostromonreale@coopculture.it
    • web: www.monrealeduomo.it
    • ticketing: www.coopculture.it
  • Duomo, Museo Diocesano, Cappella Roano,
    • Terrazze - visite (visits): lun.- sab. h 9.00-13.00 e h 14.30-16.30; dom. solo Duomo h 14.30-16.30 ultimo ingresso 15’ prima della chiusura
  • Chiostro dei Benedettini
    • visite (visits) lun.- sab. h 9.00-19.00; dom. e estivi h 9.00-13.30; ultimo ingresso 30’ prima della chiusura;
  • Civica Galleria d’arte Moderna e Contemporanea “Giuseppe Sciortino”
    • piazza Guglielmo II tel. 091.6405443
    • visite: lun.- sab. h 8.00-13.00; mar. giov. sab. h 15.00-18.00; dom. h 9.00-13.00
    • ingresso € 3,00; ridotto <18 >65 anni gratuito
    • web: www.monrealetour.it/galleria-civica-monreale
  • Castello di San Benedetto (“Castellaccio”)
    • info: C.A.S. Club Alpino Siciliano - Palermo
    • visite: momentaneamente chiuso;
  • Abbazia dei Benedettini di San Martino delle Scale

FESTE E SAGRE
  • 1-2-3 maggio - SS. Crocifisso, festa patronale
  • luglio-agosto - Festival 0rganistico (abbazia dei Benedettini di San Martino delle Scale);
  • Estate monrealese;
  • ottobre - Settimana di Musica Sacra (Duomo)
 
 
CENNI STORICI
 
Si presume che la storia di Monreale non nasca con il Duomo. Infatti tuttora esiste il toponimo locu vecchio riferito a una località sulle balze di Monte Caputo, in cui si pensa vi fosse un insediamento umano più antico. La leggenda invece narra che Guglielmo I, durante una battuta di caccia nei dintorni di Palermo, si riposò all'ombra di un carrubo. Addormentatosi, gli apparve in sogno la Madonna, che gli indicò il luogo dove si nascondeva un tesoro, che lui avrebbe dovuto utilizzare per costruire una chiesa. Più prosaicamente lo storico ritiene che il sito su cui erigere il meraviglioso duomo, non a caso intitolato a Santa Maria Nuova, fu scelto perché attiguo al più antico nucleo abitato del posto, ubicato nei pressi di una sorgente, l'attuale quartiere Pozzillo.
Con la realizzazione del duomo, Guglielmo I mette in atto un grande progetto politico e strategico, gettando il seme della tolleranza e dell'ecumenismo.
Alla costruzione del tempio Guglielmo chiama a lavorare muratori arabi, artisti e mosaicisti bizantini e borgognoni per il chiostro e per tutto il complesso monumentale.
 
Cento monaci furono inviati dal convento benedettino di Cava dei Tirreni nel nuovo monastero. L'abate Teobaldo, il primo dell'abbazia, divenne così arcivescovo di una nuova arcidiocesi che tanta importanza avrà nelle vicende politiche dell'epoca, arrivando ad essere governata da esponenti delle famiglie di primo piano, come i Medici e i Farnese, i Borgia e i Colonna, gli Orsini e i nobili di Spagna e Francia.
 
L'arcidiocesi andò via via estendendosi: l'abate Teobaldo divenne signore di tre castelli (Giato, Corleone e Calatosi) e ricevette in concessione vigne, giardini, mulini, tonnare. Le basi erano gettate. Accanto all'importante abbazia sorse una civitas, destinata a diventare crogiolo della civiltà latino-cristiana in una terra fino ad allora abitata dai Saraceni. L'età barocca vide il moltiplicarsi delle chiese contemporaneamente al fiorire delle attività.